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BUCOLICHE
Virgilio (Traduzione di Giovanna Bemporad) a cura di Caterina Paoli
Euro 14,00
Collana:
ISBN 978-88-392-1041-8
2023 pp.89
di Eugenio De Signoribus :
Nel centenario della nascita di Giovanna Bemporad,Caterina Paoli porta alla luce il suo primo,compiuto,"esercizio" di traduzione : le Bucoliche di Virgilio. Giovanna,allora sedicenne,affronta l'opera con l'intento di ridarne "la visione elegiaca del mondo" (e per "sottrarre" Virgilio alla propaganda fascista che vedeva,nella latinità-italianità,la base della cultura nazionale). Bisogna dire che la curatrice non si pone il compito di ricostruire il contesto storico in cui maturarono le Bucoliche,nè di spiegare e commentare l'insieme o le singole ecloghe. La sua attenzione si focalizza sulla capacità della geniale ragazza di entrare nella questione della traduzione con la sua libertà e con la sua musica interiore,discostandosi dalla traduzione allora di riferimento (quella di Giuseppe Albini),assumendola come una sorta di "antimodello",soprattutto per l'aspetto metrico e per la disposizione lessicale. Il fine era di ottenere il ripristino "di quella musica bucolica intessuta di sussurri e di echi richiamanti i suoni dei boschi" (Paoli pag.9).
La curatrice punta dunque,molto opportunamente,sull'aspetto metrico-ritmico che,fin dagli esordi,ha caratterizzato il modo di porsi della Bemporad davanti al testo: con la "missione" di renderlo il più aderente possibile al suo sentire.
Può mai una traduzione dirsi definitiva e chiusa in una teca? No,piuttosto è un fare senza fine,un continuo ritorno alla ricerca della sua interpretazione e modulazione. Un esempio di questo duplice ascolto,del testo e di sè,viene dalla prima ecloga.
Parla Melibeo: (...) Nos patriam fugimus; tu, Tityre, lentus in umbra/ Formosam resonare doces Amarydilla silvas.
Albini traduce: (...) noi dalla patria esuli andiam; tu,Titiro, in un'ombra, al bosco insegni/ della bella Amarillide echeggiare.
Bemporad traduce (...) noi fuggiamo la terra/ che ci fu madre: tu,Titiro all'ombra,/ lentamente le selve a risuonare/ della bella Amarillide ammaestri.
La ripresa di "patria" in "terra" / che ci fu madre" è una libertà che non attiene solo al suono più ampio e dolce del verso ma anche al sentimento della terra come "matria", che si aggiunge e modernamente completa ,"patria". Altro elemento riguarda il "discorso" di Melibeo che, nell'originale latino, è composto da cinque versi esametrici e lei li rende otto endecasillabi, capaci di restituire un eco più lunga e malinconica al paesaggio e al suo abbandono. D'altra parte, è ancora vivissimo il ricordo di Giovanna Bemporad che recita a memoria interi "suoi" brani, accompagnando la sua voce con il movimento delle mani, come una direttrice del proprio canto. Esperienze di ascolto sempre singolari e stupefacenti.
Un altro aspetto, tra quelli evidenziati dalla curatrice,è nel verso 58 (sempre nella prima ecloga): (...) cessabit turtur ab ulmo. Albini traduce: (nè) cesserà di tubar la tortora da l'olmo; mentre la Bemporad mantiene il verso della tortorella, "tur tur", un suono onomatopeico (come il pascoliano "chiù" ne L'assiuolo, per citare un esempio più vicino al suo tempo).
Giovanna Bemporad conservò il quaderno di scuola con la sua traduzione fino a quando lo donò a Caterina Paoli, nel 2011,settantadueanni dopo.
Oggi questo suo "esercizio" ci può dire, meglio di tante parole, quanto fedelmente ossessiva, vocazione a dare la propria voce poetica a poeti che hanno attraversato il Tempo della poesia.
Giovanna Bemporad ( Ferrara 19/11/1923 - Roma 06/01/2013 ) esordì ancora adolescente come traduttrice e poetessa negli ambienti letterari bolognesi all'inizio degli anni Quaranta . Oltre alle celebri traduzioni in endecasillabi di passi scelti dell' Eneide e dell' Odissea, si dedicò anche alla traduzione della Trilogia della passione di Goethe, degli Inni alla notte di Novalis, dell'Elettra di Hofmannsthale e alla versione dell'ebraico del Cantico dei Cantici. Il suo unico libro di poesia, Esercizi : poesie e traduzioni, uscito nel 1948 , fu ripubblicato con nuove poesie nel 2011 con il titolo Esercizi vecchi e nuovi.
Tra i suoi maestri vanno ricordati Leone Traverso, Carlo Izzo, Mario Praz e tra gli amici Camillo Sbarbaro, Giuseppe Ungaretti e Pier Paolo Pasolini, con il quale condivise l'esperienza della scuola irregolare di Versuta in Friuli.
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Pseudolus
Plautus T.M. ; Questa C. Torino A. ( a cura di )
Euro 25,00
Collana: Editio Plautina Sarsinatis. Moderantibus Caesare Questa et Renato Raffaelli
ISBN 978-88-392-1017-3
2017 pp.140
Il volume riporta la commedia interamente in latino compresa l'introduzione,note e commento.
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Lisistrata
Aristofane ( Traduzione di Volponi P. ) a cura di Paoli C.
Euro 20,00
Collana:
ISBN 978-88-392-0991-7
2014 , pp.152
"Tardo pomeriggio di quel giorno di fine primavera del 411 a C. in cui la commedia venne recitata per la prima volta,secondo uno storico du cui ho perso ogni identità e traccia ,il rumore delle esclamazioni e delle risa degli spettatori provocò un moto del cielo del tramonto attico che richiamò molte nuvole anche dall'Olimpo,con lo scatenamento simultaneo di un temporale pieno di pioggia."
Così scrive Paolo Volponi nella premessa a questa sua traduzione,finora inedita,della Lisistrata di Aristofane,rilanciando un grande classico e svelando il suo rapporto con il mondo della classicità greca. La potenza visionaria e il progetto rivoluzionario di Lisistrata fanno di questa figura antica un'antenata di certi personaggi volponiani. La resa del testo greco vale come atto consanguineo all'opera originale di questo maestro del secondo Novecento,come momento civile e poetico a cavallo tra le civiltà.
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Nuovi frammenti del Satyricon ( I )
Salanitro M.
Euro 15,00
Collana: Materiali
ISBN 978-88-392-0977-1
2013 , pp .120
I frammenti del "Satyricon" trascritti e commentati in questo volume sono contenuti in un volume miscellaneo custodito nella Biblioteca de L'Alcazar di Marsiglia e catalogato con il numero 1283. Il volume che porta il titolo "Mélanges historiques et littéraires",contiene testi in varie lingue ed è datato al XVII secolo. Gli excerpta in latino cominciano con quelli trattati dal Satyricon a partire dal folio 86v° ( Petronii Satyricon ) e proseguono con excerpta,più o meno brevi, di Marziale,Catullo,Tibullo,Properzio e Massimiano.
Maria Salanitro ha insegnato Letteratura Latina nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Roma "La Sapienza". Ha pubblicato una traduzione con commento della "Consolazione alla madre Elvia" di L.Anneo Seneca (Roma, 1965); si è dedicata allo studio del genere comico nel mondo latino a cominciare dalle "Menippee" di Varrone (Roma, 1990); in varie riviste sono apparsi numerosi saggi sul "Satyricon" di Petronio; ha curato i poeti arcaici nell' "Antropologia della Poesia Latina" (Milano, 1993). Recentemente ha pubblicato "Tacito, le auree sentenze" (Milano, 2010).Scritti editi e inediti su Marziale sono contenuti nel volume L'arguzia di Marziale (Urbino 2011).
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